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Diano Marina
Abbiamo la fortuna di abitare a Diano Marina e con radici profonde a questa bella cittadina sul mar Ligure, per questa ragione abbiamo voluto creare una nostra versione del brano “Diano Marina”
Noi siamo il trio “3-2-1”, nato da poco, composto dal compositore e pianista Diego Genta + il duo Nina&Simone.
Conoscevate già questo meraviglioso brano di George Inns e George Weedon cantata da Edna Savage, “Diano Marina” del 1957?
Abbiamo la fortuna di abitare a Diano Marina e con radici profonde a questa bella cittadina sul mar Ligure, per questa ragione abbiamo voluto creare una nostra versione del brano “Diano Marina”
Noi siamo il trio “3-2-1”, nato da poco, composto dal compositore e pianista Diego Genta + il duo Nina&Simone.
Vogliamo dedicare questa cover alle nostre mamme; Rosa (mamma di Simone) è nata qui nel 1926, Gabriella (mamma di Diego) è venuta a vivere a Diano da piccolissima, nel 1938 e ci vive tuttora, e la mamma di Nina, Ida, viene a Diano ogni tanto come turista, proprio come la protagonista della canzone.
Abbiamo chiesto a 2 ragazze molto speciali di creare un video per accompagnare la nostra musica; Loredana Laci, è la videografa e regista, la modella Sara Isabella Medagliani, è figlia di Nina&Simone. Hanno scelto uno stile tipo "homevideo" degli anni 60 con zoommate,shake, slittamenti , inquadrature assimmetriche e patina vintage.
Buona visione e buon ascolto!
Edna Savage era una cantante britannica con un discreto successo negli anni -50. Il suo brano più famoso fu “Arrivederci Darling” un riadattamento della canzone “Arrivederci Roma” di Renato Rascel.
Ringraziamo di cuore l’amico musicista Aldo Crotti per averci fatto conoscere questo meraviglioso brano:
La ribelle con una causa
Il nostro duo Nina&Simone, si chiama come l’icona jazz Nina Simone; cantante, pianista, scrittrice e attivista per i diritti civili. Qui potete ascoltare la nostra cover della sua “My baby just cares for me”
LE ORIGINI
Originalmente “My baby just cares for me” fu scritto per una commedia musicale del 1930 di Donaldson/Kahn, ma la versione che ha reso famoso il brano in tutto il mondo deriva dal primissimo album di Nina Simone, registrato a 25 anni “Little girl blue” (1958) l’intero album fu inciso in un solo giorno nel piccolo studio discografico Beltone Studios a Manhattan.
Il nostro duo Nina&Simone, si chiama come l’icona jazz Nina Simone; cantante, pianista, scrittrice e attivista per i diritti civili. Qui potete ascoltare la nostra cover della sua “My baby just cares for me”
LE ORIGINI
Originalmente “My baby just cares for me” fu scritto per una commedia musicale del 1930 di Donaldson/Kahn, ma la versione che ha reso famoso il brano in tutto il mondo deriva dal primissimo album di Nina Simone, registrato a 25 anni “Little girl blue” (1958) l’intero album fu inciso in un solo giorno nel piccolo studio discografico Beltone Studios a Manhattan.
Il REVIVAL
Il brano cantato da Nina Simone ha vissuto un secondo grande successo nel 1989 quando fu utilizzato per un film pubblicitario per il profumo Chanel n°5, "Monuments," di Ridley Scott, con Carole Bouquet.
Vi consigliamo vivamente di vedere Aardman Studios music video cartone animato della canzone "My Baby Just Cares For Me" by Nina Simone Sono gli stessi che hanno prodotto Wallace e Gromit e Shane the Sheep. Veramente un video musicale delizioso!!!
LA RIBELLE
Al suo debutto concertistico, una recita al pianoforte di musica classica a 12 anni, i suoi genitori che avevano preso posto in prima fila, sono stati costretti a spostarsi in fondo per cedere il posto ai bianchi. Simone si rifiutò di suonare finchè i suoi genitori non fossero spostati di nuovo davanti!
Simone usava la sua arte per combattere le differenze razziali. Molti dei suoi brani negli anni 60, compreso “Mississippi Goddamn,” “Why (The King of Love Is Dead),” e “Young, Gifted and Black,” affrontavano le rampanti ingiustizie dell’epoca.
Uno dei suoi brani più famosi, Missisippi Goddam, è stato addirittura bannato in tutte stazioni radio del sud.
Purtroppo il suo attivismo non era ben accetto da tutti e la sua popolarità diminuì, la invitarono sempre più sporadicamente a fare concerti e emittenti radiofoniche si rifiutavano di trasmettere i suoi brani. Lei continuò comunque la sua battaglia, anche dopo il movimento dei diritti civili. Nel 1997 Nina raccontò a Interview Magazine che dedicava i suoi brani al terzo mondo. Sono sue le parole “Sono una vera ribelle con una causa”
““I am a real rebel with a cause.”
Un inno ai grandissimi della musica - A Federica Tassinari
Il nostro blog di giugno è dedicata a Federica Tassinari, musicista e cantante professionista che ho avuto la grande fortuna di avere come insegnante di canto e come amica in questi ultimi due anni.
Il nostro blog di giugno è dedicata a Federica Tassinari, musicista e cantante professionista che ho avuto la grande fortuna di avere come insegnante di canto e come amica in questi ultimi due anni.
E’ mancata improvisamente da pochi giorni a soli 51 anni.
Il brano che stavo studiando con lei recentemente, è di Stewie Wonder, Fede conosceva ogni suo brano a memoria. È un inno ai grandissimi della musica. Il testo nomina Count Basie, Glenn Miller, Louis Armstrong, Duke Ellington e Ella Fitzgerald
Federica per me è una come loro, una persona meravigliosa con un talento straordinario.
E’ un brano allegro con un groove incredibile. Proprio come lo era lei. <3
La porterò per sempre nel mio cuore
Vivere pienamente a modo mio, My Way cover
L’ultimo brano che abbiamo aggiunto al nostro repertorio è “My way” reso famosissimo dal grande Frank Sinatra.
Il testo di “My way” parla di una persona che sta giungendo al termine della sua lunga vita, riflette sulla propria esistenza, ed è molto felice di averla vissuta pienamente.
Sarebbe meraviglioso se potessimo avere tutti questa sensazione, quando il sipario si sta per chiudere!
L’ultimo brano che abbiamo aggiunto al nostro repertorio è “My way” reso famosissimo dal grande Frank Sinatra.
Il testo di “My way” parla di una persona che sta giungendo al termine della sua lunga vita, riflette sulla propria esistenza, ed è molto felice di averla vissuta pienamente.
Sarebbe meraviglioso se potessimo avere tutti questa sensazione, quando il sipario si sta per chiudere!
Sto leggendo un meraviglioso libro che si sposa perfettamente con il brano e con questo tema:
si chiama “5 inviti, come la morte può insegnare a vivere pienamente.”
L’autore, Frank Ostaseski, ha una lunga esperienza nell’accompagnare persone alla fine del loro cammino e, da quello che ha imparato in questi decenni, ha estratto questi 5 inviti per aiutarci a vivere pienamente ed essere più consapevoli.
Queste 5 chiavi sono egualmente utili sia per vivere la vita, che per concluderla.
Eccole (con un mio superistretto riassunto):
Non aspettare: Vivi la tua vita di adesso. Non distrarti. Sii presente in questo momento, qui e ora.
Accogli tutto, non respingere nulla: Metti da parte i giudizi, non sappiamo a che cosa serve il tutto. Tieni aperto mente e cuore.
Porta nell’esperienza tutto te stesso: Accetta ogni parte di te, permettiti di essere vulnerabile e autentico.
Impara a riposare nel pieno dell’attività: Connettiti con il respiro, ascolta il silenzio interiore. Prenditi delle pause per ascoltarti.
Coltiva la mente che non sa: Sii curioso e aperto a vedere le cose in modo nuovo.
Frank Ostaseski dice che tutte le persone che ha accompagnato nel loro percorso di fine vita gli chiedono le stesse due domande; “Sono amato?” e “Ho amato a sufficienza?”
Come vivremmo diversamente se avessimo sempre la consapevolezza che queste sono le uniche cose che ci importa veramente sapere quando arriviamo al calare del sipario?
Credo ci aiuterebbe nel poter dire, alla fine, come Frank Sinatra in My Way, che abbiamo vissuto pienamente e a nostro modo. <3
My way testo tradotto in Italiano:
La mia Maniera
E ora la fine è vicina
E quindi affronto l'ultimo sipario
Amico mio, lo dirò chiaramente
Ti dico qual è la mia situazione, della quale sono certo
Ho vissuto una vita piena
Ho viaggiato su tutte le strade
Ma più, molto più di questo, l'ho fatto alla mia maniera
Rimpianti, ne ho avuto qualcuno
Ma ancora, troppo pochi per citarli
Ho fatto quello che dovevo fare
Ho visto tutto senza risparmiarmi nulla
Ho programmato ogni percorso
Ogni passo attento
lungo la strada
Ma più, molto più di questo, l'ho fatto alla mia maniera
Sì, ci sono state volte, sono sicuro lo hai saputo
Ho ingoiato più di quello che potessi masticare*
Ma attraverso tutto questo, quando c'era un dubbio
Ho mangiato e poi sputato
Ho affrontato tutto e sono rimasto in piedi e l'ho fatto alla mia maniera
Ho amato, ho riso e pianto
Ho avuto le mie soddisfazioni, la mia dose di sconfitte
E allora, mentre le lacrime si fermano, trovo tutto molto divertente
A pensare che ho fatto tutto questo;
E se posso dirlo - non sotto tono
"No, oh non io, l'ho fatto alla mia maniera"
Cos'è un uomo, che cos'ha?
Se non se stesso, allora non ha niente
Per dire le cose che davvero sente
E non le parole di uno che si inginocchia
La storia mostra che le ho prese
E l'ho fatto alla mia maniera
Sì, alla mia maniera
Note traduzione
* (= ho fatto il passo più lungo della gamba)
Traduzione in italiani di:
http://www.angolotesti.it/traduzioni
My Way
Frank Sinatra
And now, the end is near
And so I face the final curtain
My friend, I'll say it clear
I'll state my case, of which I'm certain
I've lived a life that's full
I've traveled each and every highway
But more, much more than this
I did it my way
Regrets, I've had a few
But then again, too few to mention
I did what I had to do
And saw it through without exemption
I planned each charted course
Each careful step along the byway
And more, much more than this
I did it my way
Yes, there were times, I'm sure you knew
When I bit off more than I could chew
But through it all, when there was doubt
I ate it up and spit it out
I faced it all and I stood tall
And did it my way
I've loved, I've laughed and cried
I've had my fill my share of losing
And now, as tears subside
I find it all so amusing
To think I did all that
And may I say - not in a shy way
Oh no, oh no, not me
I did it my way
For what is a man, what has he got
If not himself, then he has naught
To say the things he truly feels
And not the words of one who kneels
The record shows I took the blows
And did it my way
Yes, it was my way
Songwriters: Claude Francois / Gilles Thibaut / Jacques Revaux / Marcelo Drumond Nova
My Way lyrics © Sony/ATV Music Publishing LLC, Warner Chappell Music France, Jeune Musique Editions, BMG Rights Management US, LLC, Songs Music Publishing
"Vincent" di Don Maclean, cover di Nina&Simone
Il brano “Vincent” di Don Mc Lean è un tributo a Vincent Van Gogh, anche conosciuto come “Starry Starry Night”, ovvero la frase di apertura del brano, riferito a “Notte stellata”, quadro di Vincent Van Gogh che raffigura il paesaggio notturno di st. Remy de Provence.
Il brano “Vincent” di Don Maclean è un tributo a Vincent Van Gogh, anche conosciuto come "Starry starry night" ovvero la frase di apertura del brano, riferito a "Notte stellata", quadro di Vincent Van Gogh che raffigura il paesaggio notturno di st.Remy de Provence.
E l’ultimo brano aggiunto al nostro repertorio, ma già tra i nostri preferiti in assoluto per l’atmosfera delicata e commovente della musica e il testo poetico e struggente.
Parla della sensibilità, del senso di bellezza e amore di Vincent Van Gogh, ma anche dei suoi demoni interni, e del fatto che si tolse la vita.
In fondo troverete il testo originale in inglese e la traduzione in italiano nonché l’audio della nostra versione.
Vincent non ebbe mai la soddisfazione di essere apprezzato e amato per i suoi dipinti. Ebbe successo e fu riconosciuto soltanto ai posteri. Per fortuna aveva un grande sostegno, sia emotivo che finanziario, in suo fratello Theo, con cui tenne una fitta corrispondenza per gran parte della sua vita. In una di queste lettere scrisse:
“Ciò che sono agli occhi della maggior parte della gente: una nullità, un eccentrico oppure una persona sgradevole – qualcuno che non ha una posizione nella società e mai ce l’avrà. Il più in basso del basso. Va bene dunque – anche se tutto ciò fosse assolutamente vero, desidero un giorno mostrare attraverso il mio lavoro ciò che un tipo così eccentrico, una tale nullità, tiene nel suo cuore”
Il compositore del brano "Vincent", Don McLean, è un cantautore americano con radici Italiane (madre abruzzese). É stato rifiutato ben 72 volte dagli studi discografici, prima di riuscire a pubblicare il suo album d’ esordio. "Vincent" fa parte del suo secondo disco “American Pie” e fu un successo internazionale.
Van Gogh, nonostante non venisse capito dalla maggior parte delle persone, non fosse apprezzato nè amato e nonostante i suoi problemi mentali, seguiva la propria stella, il proprio cuore.
Entrambi questi artisti, se non non avessero insistito, non avrebbero regalato le loro opere al mondo. Quindi la morale non può che essere, seguiamo la nostra stella, senza perderla di vista, magari gli altri capiranno in seguito..
“Vincent”
Starry, starry night
Paint your palette blue and grey
Look out on a summer's day
With eyes that know the
darkness in my soul.
Shadows on the hills
Sketch the trees and the daffodils
Catch the breeze and the winter chills
In colors on the snowy linen land.
And now I understand what you tried to say to me
How you suffered for your sanity
How you tried to set them free.
They would not listen
They did not know how
Perhaps they'll listen now.
Starry
Starry night
Flaming flowers that brightly blaze
Swirling clouds in violet haze reflect in
Vincent's eyes of China blue.
Colors changing hue
Morning fields of amber grain
Weathered faces lined in pain
Are soothed beneath the artist's
Loving hand.
And now I understand what you tried to say to me
How you suffered for your sanity
How you tried to set them free.
Perhaps they'll listen now.
For they could not love you
But still your love was true
And when no hope was left in sight on that starry
Starry night.
You took your life
As lovers often do;
But I could have told you
Vincent
This world was never
Meant for one
As beautiful as you.
Starry
Starry night
Portraits hung in empty halls
Frameless heads on nameless walls
With eyes
That watch the world and can't forget.
Like the stranger that you've met
The ragged men in ragged clothes
The silver thorn of bloody rose
Lie crushed and broken
On the virgin snow.
And now I think I know what you tried to say to me
How you suffered for your sanity
How you tried to set them free.
They would not listen
They're not
List'ning still
Perhaps they never will.
“Vincent”
Notte piena di stelle
colora la tua tavolozza di blu e grigio
guarda fuori a una giornata d'estate
con occhi che conoscono l'oscurità della mia anima
Ombre sulle colline
Disegna gli alberi e i narcisi
cattura la brezza e il gelo dell'inverno
a colori sull'innevata terra di lino
Ora capisco
cosa cercavi di dirmi
quanto hai sofferto per la tua sanità mentale
come hai provato a liberarli
loro non ti davano retta, non sapevano come fare
forse ti ascolteranno adesso
Notte piena di stelle
fiori ardenti che risplendono allegramente
nuvole vorticose nella foschia viola
che riflettono gli occhi di porcellana blu di Vincent
Colori che cambiano tonalità
campi mattutini di grano color ambra
facce segnate dalle intemperie allineate nel dolore
sono confortati sotto le amorevoli mani dell'artista
Ora capisco
cosa cercavi di dirmi
quanto hai sofferto per la tua sanità mentale
come hai provato a liberarli
loro non ti davano retta, non sapevano come fare
forse ti ascolteranno adesso
Perché loro non ti riuscivano ad amare
ma pure il tuo amore era vero
e quando non ci fu più speranza
in quella notte piena di stelle
ti sei tolto la vita, come fanno spesso gli innamorati
Ma io te l'avrei potuto dire, Vincent,
che questo mondo non è stato fatto per quelli
belli come te
Notte piena di stelle
ritratti appesi in corridoi vuoti
teste senza cornice su muri senza nome
con occhi che guardano il mondo e non possono dimenticare
come gli estranei che hai incontrato
gli straccioni in vestiti stracciati
una spina d'argento su una rosa insanguinata
giace schiacciata e spezzata sulla neve vergine
Ora capisco
cosa cercavi di dirmi
quanto hai sofferto per la tua sanità mentale
come hai provato a liberarli
loro non ti davano retta, non ti danno retta tuttora
forse non lo faranno mai.
La traduzione del brano Vincent arriva da: http://lyricstranslate.com/it/
A presto,
Nina&Simone
Il nostro primo brano: Without you di Nina&Simone
Abbiamo l’abitudine da oltre 20 anni di concludere la giornata leggendo un libro insieme, a turno ad alta voce. Sono libri che ci fanno stare bene, che ci fa riflettere, ridere e piangere insieme.
Questo brano è stato ispirato proprio da uno di quei libri: “L'uomo che metteva in ordine il mondo” di Fredrik Backman
Siamo emozionati nel potervi far sentire il nostro primo brano, scritto e interpretato da noi.
Mille grazie a sound engineer Lorenzo Belletrutti per il suo meraviglioso lavoro di mixaggio!
(In English below)
Abbiamo l’abitudine da oltre 20 anni di concludere la giornata leggendo un libro insieme, a turno ad alta voce. Sono libri che ci fanno stare bene, che ci fa riflettere, ridere e piangere insieme.
Questo brano è stato ispirato proprio da uno di quei libri: “L'uomo che metteva in ordine il mondo” di Fredrik Backman. Ci ha toccato profondamente. Parla di Ove un uomo scontroso e brontolone che pian piano si è inserito nel nostro cuore e da lì non se n’è più andato. Ci siamo immedesimati nella sua vita e il suo dolore. Da lì sono nati questa musica e testo, un modo per rendere onore alla nostra fragilità, umanità e amore che viviamo, e a volte purtroppo perdiamo, nel corso del nostro cammino.
Se vi piace questo nostro brano condivitete con i vostri amici. Grazie!
We are excited to share our very first song with you. It’s called Without you and is written and perfomed by us, Nina&Simone
For over 20 years now we have this habit to end our evening reading a book together, taking turns reading out loud from the book of choice. These are books carefully chosen to make us feel good, they makes us contemplate, laugh and or cry together.
This song has been inspired by one of those books: “A man called Ove” by Fredrik Backman. It touched us deeply. It talks about Ove, a sullen and grumpy man, that little by little, page by page, won our love and affection. He has a special place in our hearts and we empathized with his troubles and his pain.
The melody and lyrics are born from there, and is a way to honour our fragility, humanity and the love that we live, and sometimes unfortunately lose, during our time here on earth.
If you like this song please share it with your friends. :-)
Ecco il testo in inglese e tradotto in italiano:
Without you
At night I am searching
to find the brightest shining star
then I know I have found you
always shining bright
even from beyond
I’m standing here all alone
and I am lost without you
all on my own
Lost without my love
Things are not going well
when you’re not here with me
It’s not ok, alone everyday
without you by my side
I’m all alone
I know you are with me
everywhere I go, in every moment
In the wind that blows,
and the sun that warms
my cold and weary bones
but I can’t see your smile
at least I believe you are fine
we’ll meet again
I’ll hang in here
I’l try
Things are not going well
when you’re not here with me
It’s not ok, alone everyday
without you by my side
I will always love you
Senza di te
Di notte cerco di trovare
La stella più brillante
Allora so che ti ho trovato
Sempre splendente, luminosa
Anche dal al di là
Sto qui tutto solo
E sono perso senza di te
Tutto solo
Perso senza il mio amore
Le cose non vanno bene
Quando tu non sei qui con me
Non va bene, da solo ogni giorno
Senza di te al mio fianco
Sono tutto solo
So che sei con me
Ovunque vado, in ogni momento
Nel vento che soffia
E il sole che scalda
Le mie ossa fredde e stanche
Ma non posso vedere il tuo sorriso
Almeno penso che tu stia bene
Ci vedremo di nuovo
Cercherò di tenere duro.
Le cose non vanno bene
Quando tu non sei qui con me
Non va bene, da solo ogni giorno
Senza di te al mio fianco
Ti amerò per sempre
The beautiful picture is from_James_Wheeler_Pixabay_british-columbia
Vorrei che tu fossi qui
“Wish you were here" è un brano che ti rimane dentro e fa riflettere, anche giorni dopo averlo ascoltato, agisce, trasforma, crea domande e cerca risposte.
Poesie e canzoni sono multistrato e dicono molto di più di ciò che c’è scritto. Ognuno li vive diversamente, ed è questa una parte della magia della musica e della poesia.
Questo stupendo brano per me parla di come spesso ci lasciamo trascinare dal gregge, facciamo le cose per inerzia, per abitudine, senza fermarci a riflettere su che cosa e chi è veramente importante per noi. Andiamo in cerchio, ritrovando le stesse limitazioni e paure e come risultato abbiamo il rimpianto di ciò che poteva essere.
In questi giorni stiamo studiando “Wish you were here dei Pink Floyd”.
E’ un brano che ti rimane dentro e fa riflettere, anche giorni dopo averlo ascoltato, agisce, trasforma, crea domande e cerca risposte.
Poesie e canzoni sono multistrato e dicono molto di più di ciò che c’è scritto. Ognuno li vive diversamente, ed è questa una parte della magia della musica e della poesia.
Questo stupendo brano per me parla di come spesso ci lasciamo trascinare dal gregge, facciamo le cose per inerzia, per abitudine, senza fermarci a riflettere su che cosa e chi è veramente importante per noi. Andiamo in cerchio, ritrovando le stesse limitazioni e paure e come risultato abbiamo il rimpianto di ciò che poteva essere.
Ecco il testo in inglese e tradotto in italiano.
"Wish You Were Here"
So, so you think you can tell Heaven from Hell, blue skies from pain.
Can you tell a green field from a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?
Did they get you to trade your heroes for ghosts?
Hot ashes for trees?
Hot air for a cool breeze?
Cold comfort for change?
Did you exchange a walk on part in the war for a lead role in a cage?
How I wish, how I wish you were here.
We're just two lost souls swimming in a fish bowl, year after year,
Running over the same old ground.
What have we found?
The same old fears.
Wish you were here.
E così pensi di saper distinguere
il paradiso dall’inferno?
Cieli azzurri dal dolore?
Sai la differenza tra un prato verde
e un freddo binario d’acciaio?
Un sorriso da un velo?
Credi di saperli distinguere?
Ti hanno fatto barattare
i tuoi eroi con dei fantasmi?
Calde ceneri per alberi?
Aria calda per una brezza fresca?
Una fredda sensazione di benessere per il cambiamento?
E hai cambiato una parte da comparsa in guerra
con una posizione di comando in gabbia?
Quanto vorrei, quanto vorrei che tu fossi qui.
Siamo soltanto due anime perse
che nuotano in una boccia per i pesci rossi.
Anno dopo anno,
correndo sul solito vecchio terreno,
cosa abbiamo trovato?
Le stesse vecchie paure.
Vorrei che tu fossi qui.
Le domande che mi sto chiedendo grazie anche a questo imput sono:
Quali sono i miei valori? Con chi voglio trascorrere il mio tempo? Come mi voglio sentire? Cosa voglio fare, dare, ricevere? Quali sono i passi che mi porteranno su questa strada?
Per voi cosa vuol significa? Quali riflessioni? <3
Nina
Il mio guru personale
Abbiamo da poco concluso la stagione estiva di musica dal vivo, con una cinquantina di serate
Io sono una persona introversa, amante della casa e della tranquilità e devo ammettere che a ogni serata live vivo una certa tensione, per fortuna, ogni volta che si parte con la musica, pian piano la tensione si muta in gioia.
Superato la mia timidezza iniziale mi scalda il cuore poter condividere con il pubblico la musica che abbiamo preparato nelle innumerevoli ore di studio.
Simone è dall’altra parte dello spettro per quanto riguarda la socievolità. E’ la persona più estroversa che conosco! Ama stare in compagnia, parla con chiunque con un entusiasmo implacabile.
Abbiamo da poco concluso la stagione estiva di musica dal vivo, con una cinquantina di serate
Io sono una persona introversa, amante della casa e della tranquilità e devo ammettere che a ogni serata live vivo una certa tensione, per fortuna, ogni volta che si parte con la musica, pian piano la tensione si muta in gioia.
Superato la mia timidezza iniziale mi scalda il cuore poter condividere con il pubblico la musica che abbiamo preparato nelle innumerevoli ore di studio.
Simone è dall’altra parte dello spettro per quanto riguarda la socievolità. E’ la persona più estroversa che conosco! Ama stare in compagnia, parla con chiunque con un entusiasmo implacabile.
Vedendo come gioisce delle piccole cose, come apprezza la vita e le persone attorno a noi, lo prendo come esempio e cerco di farlo anche io.
Io devo ricordarmi di farlo mentre Simone lo fa con naturalezza sempre, tutto il giorno, tutto il tempo.
Non è affatto male avere un guru personale in casa che mi insegna di apprezzare la vita e la bellezza nelle cose semplici tutti i giorni, tutto il giorno.😊
Simone ha anche una confidenza e una gioia naturale nel condividere la sua musica, mentre io purtroppo tendo a dimenticare quanto mi piace e mi tocca riscoprirlo a ogni serata dal vivo, come se fosse la prima volta. Sarà un rarissimo caso di Alzheimer...? :-)
Volevo anche raccontarvi delle nostre cene lavorative. Simone dice sempre che non è da tutti fare una cena romantica tête-à-tête con la propria moglie ogni volta che si lavora.
Lui sì, che può godere del momento pienamente, mentre io devo mangiare poco e leggero se no non riesco a cantare bene...
Chi mi conosce bene sa che sono una buona forchetta, molto buona...e può immaginare la mia frustrazione di dover piluccare come un uccellino, osservando lui mangiare con gusto e abbandono leccornie piatto, dopo piatto dopo piatto…
Ora con meno serate live, ci dedicheremo ad aggiungere nuovi brani al nostro repertorio e mi godrò doppiamente le nostre serate romantiche potendo mangiare quanto mi pare e piace.